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Sferaqualità a San Benedetto

30 Gennaio 2011

Sferaqualità è stato utilizzato dal Comune di San Benedetto del Tronto per il monitoraggio del gradimento del Teatro Concordia.

il video: http://www.youtube.com/embed/HLMQ8Z72_oE

 San Benedetto Del Tronto - Vi piace la stagione teatrale

In Learning news di AIF…

Una ri-lettura: quando essere buoni e gentili paga

di M. Linda Salerno

“Essere buoni conviene: l’etica nella vita di tutti i giorni” (Mondadori 2007) è stato un inaspettato bestseller internazionale. L’autore Stefan Einhorn si è proposto di scrivere un agile manuale su come sviluppare l’arte di essere buoni e con essa raggiungere il successo. Medico oncologo e professore di biologia molecolare al Karolinska Institute di Stoccolma oltre che pubblicista, dopo i concetti notori di intelligenza pura e di intelligenza emotiva, Einhorn ha coniato il concetto di “intelligenza etica” : quella che sana il corpo, solleva lo spirito e aiuta l’essere umano a realizzarsi. Si tratta di una provocazione singolare: e se la bontà lungi dall’essere una prova di debolezza o di balordaggine, ci procurasse non solo la serenità ma anche il successo nella vita quotidiana? La gentilezza è spesso derisa o scambiata per ipocrisia. Prendendo in contropiede gli atteggiamenti individualistici Einhorn assume un punto di vista particolare: altro che consolazione degli incapaci, la gentilezza si rivela una virtù appagante, un fattore di successo nella vita di tutti i giorni. Basandosi su testimonianze di pazienti e conoscenti e facendo riferimento a recenti studi scientifici e sociologici egli dimostra che essere buoni è salutare per il morale, riduce lo stress, difende dall’ansietà e dalla depressione, rinforza le difese immunitarie e ci rende più efficaci nel lavoro e nelle relazioni sociali. Si tratta però di comportamenti che possono essere messi in atto con consapevolezza solo se ci si è liberati dalle proprie paure. E se si è in grado di cogliere ciò che gli altri provano. Non è sempre facile in effetti riconoscere la vera natura di questo sentimento . Riconnettersi con i propri bisogni profondi è un modo per imparare a ‘parlare e ascoltare attivamente’. Per meglio conoscere l’essenza della propria gentilezza. Gli studi di Einhorn affermano la necessità urgente della bontà, dell’empatia e del coraggio come arte di vivere e – contrastando gli atteggiamenti indotti da una competitività esasperata – intendono dimostrare perché “essere buoni è una scelta intelligente”. “Fa bene a sé e agli altri. Non costa nulla e ottiene tutto”. Non è calpestare gli altri la ricetta del successo ma è l’esatto contrario ! Attenzione però: la vera gentilezza non è compatibile con la scarsa autostima perché bisogna soprattutto “avere il coraggio di difendere ciò che riteniamo giusto”. Sulla sua stessa traccia due anni dopo uno psicanalista e una storica inglesi Adam Phillips e Barbara Taylor pubblicano “Elogio della gentilezza” (Ponte alle Grazie, 2009). La presentazione del libro cita: “L’intento non è né moralistico né edificante: la gentilezza è semplicemente uno dei modi migliori per essere felici, è un piacere fondamentale per il nostro benessere. La domanda che muove l’indagine è la seguente: perché la gentilezza è diventata per la nostra epoca un tabù? Oggi molte persone trovano questo piacere incredibile o quantomeno sospetto, la maggior parte di noi pensa che in fondo siamo tutti pazzi, cattivi, pericolosi e autoreferenziali. …..Questo libro cerca di rispondere alla domanda e affianca al confronto con la psicanalisi una dettagliata ricostruzione storica che va dalla grecità ai nostri giorni, del tema della gentilezza, come valore irrinunciabile della vita buona. Mostra quando e perché tale fiducia si è dissolta e spiega le conseguenze di una simile trasformazione. E’ la gentilezza che rende la vita degna di essere vissuta e ogni attacco rivolto contro di lei è un attacco contro le nostre speranze”. Più di vent’anni fa il gruppo rock “alternativo” dei Rem cantava: “è la fine del mondo, e io mi sento bene” … “It’s the end of the world as we know it and I feel fine”. Chissà che non possa valere ancora oggi.

* Garante AIF, consulente di Gestione delle Risorse umane e di Bilancio Professionale di competenze. Docente al master di 2° livello in “Com unicazione e Organizzazione” dell’Università La Sapienza MASTERCOR e membro del comitato di redazione della rivista NEXT.  E-mail: lindasalerno@tiscali.it